Assegno Unico
Assegno mensile dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio, o oltre in caso di disabilità.
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9,95 € inc. IVA
Attenzione!
1. Chi non deve fare domanda
Non tutte le persone che vogliono ottenere l’Assegno Unico devono farne la specifica domanda. Si distinguono diversi casi:
• se hai già richiesto e ottenuto l’Assegno Unico nel 2023, devi rinnovare l’Attestazione ISEE 2024 per non perdere le maggiorazioni sull’importo;
• se hai già richiesto l’Assegno Unico con BonusX ma devi comunicare delle variazioni, devi utilizzare il servizio Modifica Pratica.
2. Novità 2024 per chi percepisce l’RdC
A causa della sostituzione da parte del Governo del Reddito di Cittadinanza (RdC) con i nuovi servizi di Supporto per la Formazione e Lavoro e dell’Assegno di Inclusione, i pagamenti dell’Assegno Unico sulla Carta RdC saranno erogati fino alla scadenza del beneficio. Dopodiché, sarà necessario fare una nuova domanda di Assegno Unico entro l’ultimo mese in cui riceveranno l’RdC.
Descrizione
Il nuovo Assegno Unico è un sostegno al reddito per i nuclei familiari con figli a carico. L’assegno verrà riconosciuto mensilmente per ogni figlio, dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni, o oltre in caso di disabilità.
Con BonusX, puoi anche richiedere online il modello ISEE 2024 per ottenere eventuali maggiorazioni.
Il nuovo assegno ha portato alla graduale eliminazione di altri sostegni alle famiglie con figli, come:
• Bonus Mamma Domani (Premio alla Nascita);
• Bonus Bebè;
• Bonus Terzo Figlio;
• Fondo di Sostegno alla Natalità;
• Assegni al Nucleo Familiare;
• detrazioni IRPEF per figli a carico.
Restano, invece, le detrazioni per figli a carico che spettano per figli con età maggiore ai 21 anni.
Beneficiari
L’Assegno Unico può essere richiesto da:
• genitore, o affidatario, in nuclei familiari ai fini ISEE con figli:
◦ non ancora nati, dal 7° mese di gravidanza. In questo caso, l’assegno verrà erogato una volta nato il bambino;
◦ minorenni (o con minore in affido);
◦ maggiorenni fino ai 21 anni di età, se svolgono determinate attività;
◦ con disabilità media o grave o non autosufficienti, di qualsiasi età.
Per nucleo familiare ai fini ISEE si intende il nucleo definito ai fini del calcolo ISEE, ovvero l’insieme di:
• adulti e bambini che hanno residenza nella stessa abitazione e sono legati da matrimonio o unione civile, parentela, affinità (parenti del coniuge), tutela o adozione;
• coniugi con diversa residenza, purché non separati o divorziati;
• figli maggiorenni con diversa residenza se con età inferiore ai 26 anni, non sposati, senza figli e a carico IRPEF;
• figlio maggiorenne, il quale può beneficiarne in sostituzione dei propri o del proprio genitore di cui è fiscalmente a carico se rientra nel relativo nucleo ISEE e se:
◦ maggiorenne fino ai 21 anni di età che:
– frequenta un percorso di formazione scolastica o professionale;
– frequenta un corso di laurea;
– svolge un tirocinio o un’attività di lavoro con reddito inferiore a 8.000 € annui;
– è registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso il centro per l’impiego o l’agenzia per il lavoro;
– svolge il servizio civile universale;
◦ con disabilità media o grave o non è autosufficiente, di qualsiasi età.
I figli fiscalmente a carico sono tutti i figli legittimi, naturali, adottivi o affidati che abbiano un reddito inferiore a 4.000 € con un’età pari o inferiore ai 24 anni o a 2.840,51 € con un’età superiore a 24 anni;
• figlio orfano, il quale può beneficiarne con domanda diretta se:
◦ maggiorenne fino ai 21 anni di età che:
– frequenta un percorso di formazione scolastica o professionale;
– frequenta un corso di laurea;
– svolge un tirocinio o un’attività di lavoro con reddito inferiore a 8.000 € annui;
– è registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso il centro per l’impiego o l’agenzia per il lavoro;
– svolge il servizio civile universale;
◦ con disabilità media o grave o non autosufficiente, di qualsiasi età.
Inoltre, è stata istituita una commissione nazionale che può concedere delle deroghe in caso di comprovate esigenze connesse a casi particolari e per periodi definiti, su proposta dei servizi sociali e sanitari territoriali deputati alla tutela della natalità, della maternità, dell’infanzia e dell’adolescenza.
Requisiti
Per accedere all’Assegno Unico bisogna essere in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e composizione del nucleo familiare.
Requisiti di Cittadinanza:
• essere cittadino italiano o, in alternativa:
◦ cittadino di uno Stato membro dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
◦ cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea, in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di una ricerca della durata di almeno un anno.
Requisiti di Residenza:
• essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;
• essere stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, o in alternativa:
◦ avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
◦ avere un contratto di lavoro a tempo determinato della durata di almeno sei mesi;
• essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia (IRPEF).
Requisiti di composizione del nucleo familiare: come descritti precedentemente in Beneficiari.
Importi Assegno Unico 2024
La legge prevede che, per ogni figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, venga erogata una quota mensile tramite il pagamento su conto corrente o bonifico domiciliato.
L’assegno mensile avrà un importo base variabile, da un massimo di 199,40 € per ciascun figlio minore con ISEE fino a 17.090,61 €, a un minimo di 57 € per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 45.574,96 €.
In determinati casi, sono previste maggiorazioni all’importo base, in particolare:
• per ciascun figlio di età inferiore a un anno;
• per ciascun figlio successivo al secondo;
• per ciascun figlio con disabilità, senza limiti di età (a seconda del grado di disabilità);
• per le madri con età inferiore ai 21 anni;
• nel caso entrambi i genitori siano lavoratori;
• nel caso di nuclei familiari con 3 o più figli, per figli di età compresa da 1 a 3 anni e con ISEE fino a 45.574,96 €;
• nel caso di nuclei familiari con 4 o più figli.
Tutti i dettagli dei pagamenti delle maggiorazioni dell’assegno unico sono consultabili nella sezione successiva “pagamenti maggiorazioni“.
Il pagamento sarà corrisposto al genitore richiedente oppure, se espressamente richiesto, diviso tra i genitori in parti uguali.
In caso di separazione, annullamento, cessazione o scioglimento del matrimonio, l’importo dell’assegno sarà riconosciuto al genitore affidatario, o ad entrambi in caso di affidamento congiunto.
Nel caso di figlio maggiorenne avente diritto, il pagamento può essere erogato direttamente al figlio, su espressa richiesta, per la relativa quota.
L’assegno unico è compatibile con altri aiuti in favore dei figli a carico erogati dalle Regioni, dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.
Infine, l’assegno unico non concorre alla formazione del reddito complessivo. Non sarà quindi considerato nel calcolo dei redditi per la richiesta di prestazioni sociali agevolate, trattamenti assistenziali ed altri benefici sociali.
Maggiorazioni Assegno Unico INPS
I pagamenti delle maggiorazioni con il modello ISEE, in aggiunta all’importo base dell’assegno unico figli, vengono fatti dall’INPS.
Tali maggiorazioni sono:
a) per figli successivi al secondo, con un modello ISEE:
• pari o inferiore ai 15.000 €: è prevista una maggiorazione di 85 € mensili;
• superiore ai 15.000 € e inferiore ai 40.000 €: l’importo si riduce progressivamente;
• pari o superiore ai 40.000 €: è prevista una maggiorazione di 15 € mensili.
È prevista anche:
• una maggiorazione del 50% dell’assegno per i nuclei con tre o più figli a carico, con figli di età compresa tra 1 e 3 anni, con un ISEE fino a 40.000 €;
• una maggiorazione forfettaria di 150 € mensili per i nuclei familiari con 4 o più figli;
b) per ogni figlio con disabilità, senza limiti di età, viene corrisposta una maggiorazione in caso di:
• non autosufficienza: di 105 € al mese;
• disabilità grave: di 95 € al mese;
• disabilità media: di 85 € al mese;
c) per le madri di età inferiore a 21 anni: è prevista una maggiorazione degli importi di 20 € mensili per ogni figlio;
d) per nuclei familiari con entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro viene corrisposta una maggiorazione:
• con un modello ISEE pari o inferiore ai 15.000 €: un importo mensile di 30 €;
• con un modello ISEE superiore ai 15.000 € e inferiore ai 40.000 €: l’importo si riduce gradualmente.
La maggiorazione non spetta se il modello ISEE è superiore ai 40.000 €.
Per i nuclei vedovili, ovvero per il genitore rimasto vedovo a seguito del decesso dell’altro genitore lavoratore, la maggiorazione dell’assegno unico sarà erogata d’ufficio (quindi in automatico) al genitore lavoratore dal 1° gennaio 2023 e fino ai 5 anni successivi a tale evento.
e) per i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 €: per le annualità 2022, 2023 e 2024, è prevista una maggiorazione mensile “transitoria”, qualora si siano verificate contemporaneamente le seguenti condizioni:
• il valore ISEE del richiedente non sia superiore a 25.000 €;
• il richiedente o un componente del suo nucleo familiare, nel corso del 2021, abbia percepito l’ANF in presenza di figli minori.
La maggiorazione spettante viene calcolata dall’INPS sommando l’importo dell’ANF che sarebbe spettato e l’ammontare mensile della “componente fiscale”, cioè la somma delle detrazioni fiscali medie (operanti nel regime fiscale dell’articolo 12 del TUIR). A tale somma viene poi sottratto l’importo mensile dell’assegno unico.
Questa maggiorazione durerà 3 anni e spetterà:
• in misura intera, per l’anno 2022, a partire dal 01/03/2022;
• nell’anno 2023, un importo pari a 2/3;
• nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio 2025, un importo pari a 1/3.
La maggiorazione cesserà, quindi, nel 2025.
Infine, solo per il 2022, per i nuclei familiari che rispettano le due condizioni di cui sopra, cioè il valore ISEE non superiore a 25.000 € ed essere beneficiari di ANF nel 2021, è previsto un incremento di 120 € al mese se nel nucleo è presente almeno un figlio a carico con disabilità.
Calendario pagamenti Assegno Unico 2024
Per le domande che non hanno subito variazioni, il pagamento dell’Assegno Unico 2024 per il periodo da gennaio a giugno 2024 è il seguente:
• 17, 18, 19 gennaio 2024;
• 16, 19, 20 febbraio 2024;
• 18, 19, 20 marzo 2024;
• 17, 18, 19 aprile 2024;
• 15, 16, 17 maggio 2024;
• 17, 18, 19 giugno 2024.
Per le nuove richieste di Assegno Unico, il primo pagamento di solito avviene nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione.
Nella stessa data, verrà accreditato l’importo delle rate dovute, considerando eventuali aggiustamenti a credito o a debito derivanti dal conguaglio dell’assegno.
Durata e scadenza
I cittadini che nel 2022 abbiano già presentato una domanda di Assegno Unico e non hanno avuto variazioni della propria situazione personale, non dovranno presentare una nuova domanda.
Resta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’ISEE per ricevere le maggiorazioni dell’assegno unico.
Sarà necessario modificare la domanda dell’Assegno Unico nel caso in cui si sia verificata almeno una delle seguenti variazioni come:
• nascita di un figlio;
• variazione della condizione di disabilità;
• variazione della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica o di corso di formazione per un figlio maggiorenne (18-21 anni);
• modifiche attinenti l’eventuale separazione/matrimonio dei genitori;
• modifica dei criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base dell’accordo tra i genitori o apposito provvedimento del giudice;
• variazione delle condizioni che occorrono per ricevere le maggiorazioni previste per l’Assegno Unico;
• variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore per ricevere l’Assegno Unico;
Se la domanda dell’Assegno Unico 2022 è stata fatta con BonusX, puoi acquistare il servizio di Modifica Pratica per comunicare le variazioni.
Se, invece, non è stata fatta con BonusX, è sempre possibile comunicare le variazioni con una nuova domanda tramite questo servizio.
La domanda per l’Assegno Unico è annuale:
• copre le mensilità da marzo a febbraio dell’anno successivo;
• va presentata dal 1° gennaio.
Per le domande presentate:
• dal 1° gennaio al 28 febbraio, l’Assegno sarà corrisposto a partire dal 15 marzo;
• dal 1° marzo al 30 giugno, l’Assegno unico spetta con tutti gli arretrati e decorre dal mese successivo;
• dopo il 30 giugno, l’Assegno decorre dal mese successivo.
L’importo dell’Assegno di gennaio e febbraio di ogni anno fa riferimento all’ISEE in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.
Ad esempio, l’Assegno Unico richiesto entro il 30 giugno 2022, verrà corrisposto per il periodo dal 1 Marzo 2022 al 30 febbraio 2023 e l’importo è calcolato in base all’attestazione ISEE 2022.
Documenti necessari
Sono necessarie le seguenti informazioni e documenti:
• documento di riconoscimento del richiedente;
• eventuale permesso di soggiorno;
• in caso di separazione, divorzio o non convivenza: codice fiscale dell’altro genitore;
• eventuale attestazione ISEE 2024 in corso di validità;
• per figli con disabilità media o grave o non autosufficienti: certificato di disabilità del figlio;
• per figli maggiorenni, uno dei seguenti:
◦ certificato dello stato di disoccupazione (DID);
◦ ricevuta di iscrizione a corso di laurea o di formazione scolastica o professionale;
◦ contratto di lavoro o di tirocinio;
◦ contratto di servizio civile universale;
• metodo di accredito preferito:
◦ IBAN del richiedente;
◦ bonifico domiciliato.
È possibile richiedere l’Assegno Unico anche senza ISEE, ma in tal caso verrà erogato l’importo minimo. Se sarà inserito l’ISEE successivamente, ma entro il 30 giugno 2024, sarà possibile ricevere il conguaglio per il maggior importo di Assegno Unico a cui si ha eventualmente diritto.
Come fare domanda
Con BonusX puoi richiedere l’Assegno Unico online in maniera semplice e veloce.
1. Crea e completa il tuo profilo: i dati che inserirai ci permetteranno di pre-qualificarti per il bonus e dirti se ne hai diritto;
2. Avvia la richiesta online: seleziona l’Assegno Unico in Bonus e completa l’ordine in piattaforma;
3. Gestisci la tua pratica: troverai la tua pratica nella sezione Pratiche dove potrai caricare informazioni e documenti direttamente in piattaforma e firmare i moduli necessari con un click.
Un nostro professionista selezionato, entro 24 ore lavorative, si occuperà del lavoro e caricherà il certificato o la ricevuta direttamente in piattaforma.
Esito domanda
Di norma, l’INPS provvede al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.
La decorrenza è calcolata a partire dal 1° marzo dell’anno in corso, se la domanda è fatta entro il 30 giugno.
Dal 1° luglio, la decorrenza è calcolata dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Puoi monitorare lo stato della domanda sul portale dell’INPS accedendo con le tue credenziali SPID, CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). L’accredito della prima mensilità di Assegno Unico avverrà tra il 15 e il 21 Marzo.
Calcolo ISEE Online
Con BonusX, puoi fare il calcolo del tuo ISEE online gratis in modo semplice e veloce.
Ti basterà registrarti e compilare il questionario nel tuo profilo con l’aiuto della modalità guidata. Una volta completato, potrai scoprire il valore del tuo ISEE simulato.
Per l’ISEE certificato, invece, ti basterà proseguire con la richiesta sempre all’interno della piattaforma.
Il solo calcolo ISEE online della piattaforma è una simulazione del valore ISEE e non costituisce un documento ufficiale. Infatti, il calcolo ha un valore indicativo della situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare in base alle informazioni che hai autodichiarato.
Assegno Unico con il Reddito di Cittadinanza
A causa della sostituzione da parte del Governo del Reddito di Cittadinanza (RdC) con i nuovi servizi di Supporto per la Formazione e Lavoro e dell’Assegno di Inclusione, i pagamenti dell’Assegno Unico sulla Carta RdC saranno erogati fino alla scadenza del beneficio.
Dopodiché, sarà necessario fare una nuova domanda di Assegno Unico entro l’ultimo mese in cui riceveranno l’RdC.
BonusX è vantaggioso
In giro ci sono molte alternative, te ne mostriamo alcune in piena trasparenza.
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