- Cos’è il Bonus Barriere Architettoniche?
- Cosa si intende per Barriere Architettoniche?
- Come funziona bonus Barriere Architettoniche?
- Cosa cambia nel 2024?
- Come richiederlo?
- Stop Cessione del Credito e Sconto in Fattura
- Chi può usufruire del Bonus Barriere Architettoniche?
- Cosa rientra nel bonus 75% Barriere Architettoniche?
- Cosa rientra nel Bonus Barriere Architettoniche?
- Scadenza
- Bonus collegati
Cos’è il Bonus Barriere Architettoniche?
Il Bonus Barriere Architettoniche è una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti, con l’obiettivo di renderli più accessibili per le persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
Come può aiutarmi BonusX?
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Cosa si intende per Barriere Architettoniche?
Per barriere architettoniche si intendono:
- gli ostacoli fisici che sono un disagio per la mobilità di tutti ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;
- gli ostacoli che limitano o impediscono l’utilizzo di parti, attrezzature o componenti;
- la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettano l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo, in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.
Come funziona bonus Barriere Architettoniche?
La detrazione fiscale può essere richiesta da tutti i contribuenti possessori dell’immobile che eseguono i lavori su edifici già esistenti, ed è ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Gli interventi possono essere eseguiti su:
- edifici privati, residenziali e non;
- edifici di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata (ad esempio, le case popolari);
- spazi esterni di pertinenza degli edifici che rientrano nei due punti precedenti.
Per edificio o unità immobiliare unifamiliare si intende un’unità abitativa destinata ad un solo nucleo familiare con proprietà esclusiva ed indipendente.
Cosa cambia nel 2024?
Dal 1 gennaio 2024, le spese per interventi edilizi per eliminare le barriere architettoniche restano detraibili al 75%, ma il rimborso sarà suddiviso in dieci anni anziché in cinque. Questa decisione è retroattiva al 1 gennaio 2024 e si applica alle spese del biennio 2024-2025.
Come richiederlo?
Dal 1° gennaio 2024, il bonus barriere architettoniche si può ottenere sotto forma di detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi. La comunicazione dovrà essere inviata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sosterranno le spese per gli interventi.
In alternativa, solo per determinati soggetti descritti successivamente, si può richiedere:
- la cessione del credito d’imposta: di pari ammontare alla detrazione spettante, con la possibilità di successiva cessione a istituti di credito ed altri intermediari finanziari;
- lo sconto in fattura: che consiste in un contributo anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi. Da questi ultimi, verrà poi recuperato sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante.
Stop Cessione del Credito e Sconto in Fattura
A partire dal 1° gennaio 2024, vi è la fine delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, tranne per:
- condomini: per interventi sulle parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa;
- persone fisiche: per interventi su edifici unifamiliari o unità abitative in edifici plurifamiliari, a condizione che il contribuente:
- sia titolare del diritto di proprietà o diritto reale di godimento sull’unità immobiliare;
- abbia adibito l’unità immobiliare come abitazione principale;
- abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro. Questo requisito reddituale non si applica se nel nucleo familiare del contribuente è presente un soggetto con disabilità accertata.
Chi può usufruire del Bonus Barriere Architettoniche?
Possono richiedere il bonus tutti i contribuenti, possessori dell’immobile, su cui si eseguono i lavori di ristrutturazione o eliminazione delle barriere architettoniche.
Cosa rientra nel bonus 75% Barriere Architettoniche?
La detrazione fiscale è pari al 75% delle spese sostenute, mentre l’importo massimo sul quale calcolarla varia a seconda degli interventi effettuati:
- fino a 50.000 €, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti ed abbiano uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- fino a 40.000 €, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari.
Per esempio, se l’edificio è composto da 2 unità immobiliari, il calcolo sarà: 40.000 € x 2 = 80.000 €; - fino a 30.000 €, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Ai lavori di rimozione delle barriere architettoniche si può applicare la detrazione del 110%, se i lavori sono eseguiti contemporaneamente ad uno degli interventi trainanti ammessi al superbonus 110%.
Che significa edificio plurifamiliare?
Per edificio plurifamiliare si intende una casa di abitazione formata di più appartamenti e quindi destinata a ospitare più nuclei familiari.
Cosa rientra nel Bonus Barriere Architettoniche?
Gli interventi ammessi alla detrazione riguardano la sostituzione o la nuova installazione di impianti funzionali (ovvero, di mobilità orizzontale) come:
- piattaforme elevatrici;
- montascale;
- ascensori;
- rampe.
In caso di sostituzione dell’impianto, inoltre, sono ammesse anche le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Dal 2024, non è più possibile ottenere la detrazione del 75% per gli interventi legati alla mobilità verticale (ad esempio, per la la sostituzione di infissi o il rifacimento de bagni).
Il decreto del 14 giugno 1989, n. 236, stabilisce i requisiti tecnici che i lavori devono rispettare, consultabili qui.
Scadenza
L’agevolazione è richiedibile per le spese sostenute dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 2025.