- Cos'è il Bonus Irpef (ex Bonus Renzi)?
- Chi ha diritto Bonus Renzi?
- Quali sono le nuove aliquote IRPEF?
- Scaglioni IRPEF 2024 Tabella
- Come si calcola la detrazione per lavoro dipendente?
- Come capire se spetta il trattamento integrativo?
- Come viene erogato?
- Cosa non viene considerato?
- Errori di calcolo in fase di conguaglio
- Bonus collegati
Cos’è il Bonus Irpef (ex Bonus Renzi)?
Introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 come sostegno al reddito per i lavoratori con redditi fino a 40 mila euro, il Bonus Irpef (ex Bonus Renzi) è un contributo in busta paga, fino ad un massimo di 1200 euro.
A partire dal 1 gennaio 2022, a seguito dell’introduzione delle nuove aliquote, il Bonus Irpef o ex Renzi 2024 spetta ai lavoratori con redditi fino a 28 mila euro.
All’interno della busta paga, ci sarà una voce Trattamento integrativo L. 21/2020 (come in foto) che indicherà la presenza del bonus. I beneficiari sono coloro che percepiscono redditi da lavoro dipendente, compresi alcuni redditi assimilati che rientrino in una specifica fascia di reddito.
Questo contributo, chiamato fino al 2020 “Bonus Renzi” e poi “bonus busta paga”, fa parte del decreto Cura Italia ed è stato messo in atto già a partire dal 1° luglio 2020.
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Chi ha diritto Bonus Renzi?
Il Bonus Irpef, o ex Bonus Renzi 2024, oltre ad essere riservato a chi percepisce redditi da lavoro dipendente, spetta anche a chi percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, ovvero a:
- soci lavoratori di cooperative;
- lavoratori in cassa integrazione: con CIG ordinaria, CIG straordinaria, CIG in deroga, assegno ordinario ed assegno di solidarietà;
- collaboratori con contratto a progetto o co.co.co;
- stagisti e tirocinanti;
- percettori di borsa di studio, di assegno o premio per studio;
- lavoratori socialmente utili;
- sacerdoti;
- disoccupati in regime di indennità NASpI;
- disoccupati in regime DIS-COLL;
- disoccupati agricoli;
- lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
- lavoratori in congedo di paternità.
Dal 2022, il bonus Irpef, o ex Bonus Renzi 2024 tiene conto delle imposte lorde (cioè le tasse da pagare al lordo) e delle detrazioni in busta paga.
Quali sono le nuove aliquote IRPEF?
Nel 2024, l’aliquota per fasce di reddito è:
- al 23%, per i redditi annui fino a 28.000 €;
- al 35%, per i redditi annui da 28.001 € a 50.000 €;
- al 43%, per i redditi annui da 50.001 € in poi.
Scaglioni IRPEF 2024 Tabella
Scaglioni IRPEF 2024 | Aliquota IRPEF 2024 |
fino a 28.000 € | 23% |
a 28.001 € a 50.000 € | 35% |
da 50.001 € in poi | 43% |
Come si calcola la detrazione per lavoro dipendente?
I nuovi importi delle detrazioni per i lavoratori dipendenti prevedono:
- per redditi fino a 15.000 €: una detrazione di 1.955 €;
- per i redditi tra 15.000,01 e 28.000 €: la detrazione di 1.910 euro viene aumentata del prodotto tra 1.910 euro e l’importo corrispondente al rapporto (divisione) tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 28.000 euro diminuiti di 15.000 euro;
- per i redditi tra 28.000,01 e 50.000 €: la detrazione di 1.910 euro aumenta per il rapporto (divisione) tra 50.000 euro diminuito del reddito e 50.000 diminuiti di 28.000 euro;
- per redditi oltre i 50.000 €: non è prevista alcuna detrazione.
Reddito | Importo detrazione fiscale IRPEF |
fino a 15.000 € | 1.955 (non inferiore a 690 o, se a tempo determinato, non inferiore a 1.380) |
tra 15.000,01 e 28.000 € | 1.910 + 1.190 * (28.000 – reddito) / (28.000 – 15.000) |
tra 28.000,01 e 50.000 € | 1.910 * (50.000 – reddito) / (50.000 – 28.000) |
oltre i 50.000 € | 0 |
Come capire se spetta il trattamento integrativo?
I dipendenti con un reddito annuo fino a 15.000 €, che ricevono il trattamento integrativo completo, continueranno a ottenere un bonus di 100 €, per un totale di 1.200 € all’anno. Per ottenerlo, l’imposta lorda deve superare le detrazioni, ridotte di 75 €.
Questa modifica è stata necessaria per compensare l’aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente, che ha portato la no tax area (che rappresenta la soglia di reddito entro la quale non bisogna pagare l’imposta) a 8.500 €. Sottraendo 75 € dalle detrazioni del 2024 (di 1.955 €), viene assicurato il mantenimento del bonus di 100 € per chi ha un reddito compreso tra 8.174 € e 15.000 €.
Le detrazioni previste sono quelle per:
- carichi di famiglia;
- lavoro dipendente;
- interessi su mutui contratti fino al 31 dicembre 2021;
- le rate relative alle detrazioni per spese sanitarie;
- detrazioni edilizie per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021.
Viene eliminata, infine, l’ulteriore detrazione fiscale per redditi da lavoro dipendente e assimilati (art. 2 D.L. n. 3/2020).
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Come viene erogato?
Il trattamento integrativo 2024 deve essere riconosciuto in busta paga automaticamente dai sostituti d’imposta, ovvero i datori di lavoro, per le prestazioni rese dal lavoratore e rapportate al periodo di lavoro.
Cosa non viene considerato?
Ai fini del calcolo del reddito, non vengono considerati:
- l’abitazione principale e delle relative pertinenze;
- l’assegno di inclusione;
- gli assegni familiari;
- l’assegno per il nucleo familiare;
- l’assegno di maternità dello Stato;
- le indennità COVID 19;
- il premio alla nascita (o bonus mamma);
- l’assegno di natalità (o bonus bebè);
- il bonus baby sitter.
Cos’è l’Assegno per il Nucleo Familiare?
L’Assegno per il Nucleo Familiare, chiamato anche ANF, è una prestazione economica erogata ai nuclei familiari di determinate categorie di lavoratori o di titolari sia di pensione e sia di prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente.
Cos’è l’Assegno di Maternità dello Stato?
L’Assegno di Maternità dello Stato è un contributo economico a sostegno del reddito, per le mamme o i papà lavoratori o precari, qualora si verifichi un evento di nascita o adozione e affidamento pre-adottivo di un minore che non abbia più di 6 anni (o fino ai 18 anni solo nel caso di adozioni o affidamenti internazionali).
Errori di calcolo in fase di conguaglio
L’esattezza del bonus Irpef, o ex bonus Renzi 2024, spettante al lavoratore viene calcolato sulla base del suo reddito annuo lordo. La sicurezza di aver percepito, invece, il giusto importo, può essere verificata solo a fine anno, ovvero in fase di conguaglio finale.
Ci sono due casi in cui possono risultare errori commessi nel calcolo, ovvero quando:
- il bonus Irpef (ex bonus Renzi) corrisposto mensilmente risulta inferiore a quello spettante: in tal caso, il dipendente riceverà il rimborso dell’importo non percepito in busta paga;
- il bonus Irpef (ex bonus Renzi) corrisposto mensilmente risulta superiore a quello spettante: in tal caso, invece, il datore di lavoro tratterrà dalla busta paga quanto indebitamente corrisposto in eccedenza.