Assegno Sociale
(Ex Pensione Sociale)
Aiuto economico riconosciuto a donne e uomini con più di 67 anni in condizioni economiche di difficoltà. Fino a 534,41 € per 13 mesi.
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Descrizione
L’Assegno Sociale, conosciuto anche come pensione sociale, è un aiuto economico riconosciuto dall’ente INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) a donne e uomini con più di 67 anni in condizioni economiche di difficoltà.
Con la riforma Dini del 1995 (legge 335 del 8 agosto 1995), l’Assegno Sociale ha sostituito la pensione sociale dal 1° gennaio 1996.
L’Assegno o Pensione Sociale 2024 viene concesso a prescindere dai livelli contributivi, perciò anche a chi si è sempre occupato della cura della casa e della famiglia senza versare mai contributi. Per tale motivo, è chiamato spesso anche “bonus casalinghe e casalinghi 2024“.
Beneficiari
I beneficiari dell’Assegno Sociale sono i:
• cittadini italiani;
• cittadini comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
• cittadini extracomunitari familiari di cittadino comunitario (articolo 19, commi 2 e 3, decreto legislativo 30/2007);
• cittadini extracomunitari titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
• cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
Requisiti
I requisiti per ottenere l’Assegno o Pensione Sociale 2024, anche online, sono:
• avere dai 67 anni di età in su;
• essere cittadini italiani o cittadini indicati nell’elenco Beneficiari;
• essere residenti in Italia, attualmente e da almeno 10 anni continuativi;
• avere un limite di reddito pari a 6.947,33 € annui o 13.894,66 € se coniugati.
La verifica del possesso di tutti i requisiti va fatta ogni anno. L’assegno viene sospeso se il beneficiario soggiorna all’estero per più di 29 giorni.
I redditi del richiedente e dell’eventuale coniuge che vengono considerati sono:
• i redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposta e dei contributi previdenziali pagati, come i redditi da lavoro dipendente e assimilati e i redditi da lavoro autonomo;
• i redditi da terreni e fabbricati;
• i redditi esenti da imposta, come borse di studio;
• i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, come vincite da giochi di abilità o da concorsi a premi;
• i redditi soggetti a imposta sostitutiva, come gli interessi attivi sui conti correnti bancali e postali;
• i redditi di terreni e fabbricati;
• le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
• le pensioni di guerra;
• le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
• le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
gli assegni alimentari.
I redditi che non vengono considerati, invece, sono:
• i Trattamenti di Fine Rapporto (TFR) e le sue anticipazioni;
• il reddito della casa di abitazione;
• le competenze arretrate soggette a tassazione separata, come quelli derivanti da sentenze o cause giuridiche;
• le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
• l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918.
Cosa è la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta?
La ritenuta alla fonte a titolo d’imposta è una somma che il sostituto d’imposta (ad esempio il datore di lavoro) sottrae nel momento in cui paga il reddito al contribuente (ad esempio il lavoratore dipendente che percepisce lo stipendio) e che rappresenta l’intero importo della tassazione dovuta.
Cosa è l’imposta sostitutiva?
L’imposta sostitutiva è un’unica tassazione che sostituisce una o più imposte. In genere, l’imposta sostitutiva è di importo inferiore rispetto all’applicazione della tassazione ordinaria e, quindi, genera un vantaggio per chi la applica. Ad esempio, nel caso di mutuo stipulato per l’acquisto della prima casa si può pagare un’imposta sostitutiva invece dell’imposta di registro, dell’imposta di bollo e dell’imposta catastale.
Vantaggi e importi
L’importo dell’Assegno Sociale 2024 è uguale a 534,41 € per 13 mensilità.
L’importo dell’assegno sociale viene erogato mensilmente:
• nella misura intera di 534,41 €, per:
◦ i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito;
◦ i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno sociale (ovvero 6.947,33 €);
• nella misura ridotta, per:
◦ i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore a 6.947,33 €. Il calcolo da fare è, quindi: (6.947,33 € – Reddito Annuo) : 13 (mensilità);
◦ i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare tra i 6.947,33 € (ovvero l’ammontare annuo dell’assegno sociale) e i 13.894,66 € (ovvero il doppio dell’importo annuo dell’assegno sociale). Il calcolo da fare è, quindi: (13.894,66 € – Reddito Annuo Complessivo) : 13 (mensilità).
Infine, l’importo dell’Assegno o Pensione Sociale 2024 non è soggetto alle trattenute IRPEF (ovvero i soldi detratti, ad esempio le tasse, per essere versati all’Agenzia delle Entrate e ad altri Enti).
Alcuni esempi di misura ridotta, sono:
Francesco, non sposato, ha un reddito annuo di 3.000 €.
Il calcolo per l’importo dell’assegno sociale mensile per il 2024, è: (6.947,33 € – 3.000 €) : 13 = 303,64 € al mese.
Giulio, sposato, ha un reddito annuo di 3.000 €, mentre la moglie ha un reddito annuo di 4.000 €. Il reddito complessivo è di 7.000 €.
Il calcolo per l’importo dell’assegno sociale mensile per il 2024,è: (13.894,66 € – 7.000 €) : 13 = 530,35 €.
Durata e scadenza
La verifica del possesso dei requisiti socio-economici e della verifica dell’effettiva residenza, avviene ogni anno.
L’Assegno Sociale viene sospeso, invece, se il beneficiario soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Dopo un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata, scadendo.
Documenti necessari
I documenti necessari per la richiesta di Assegno Sociale 2024 sono:
• documento di identità del richiedente o passaporto se cittadino straniero;
• permesso di soggiorno e certificato di residenza storico (se cittadino straniero);
• certificato di matrimonio estero tradotto in italiano, se il matrimonio è stato celebrato in uno stato estero;
• eventuale copia del provvedimento di separazione o divorzio o di scioglimento dell’unione civile;
• documentazione attestante i redditi percepiti (dal richiedente e dal coniuge) per l’anno in cui si richiede l’assegno sociale e per l’anno precedente.
L’operatore partner ti supporterà via chat per indicare i redditi percepiti nell’anno in cui si richiede l’assegno sociale e, se non è stata inviata la dichiarazione dei redditi, per indicare i redditi percepiti nell’anno in corso.
Come fare richiesta Assegno Sociale online
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1. Registrati in meno di 2 minuti su BonusX: completa il tuo profilo con tutti i dati richiesti in Il tuo questionario fino alla sezione Redditi (compresa);
2. Avvia la richiesta online: seleziona l’Assegno Sociale in Bonus e completa l’ordine in piattaforma;
3. Gestisci la tua pratica: troverai la tua pratica nella sezione Pratiche dove dovrai solo inserire le informazioni e documenti necessari per il tuo caso, firmando infine i moduli richiesti con un click.
Un nostro professionista selezionato, entro 24 ore lavorative, si occuperà della lavorazione della tua pratica e, una volta conclusa, caricherà la ricevuta della richiesta di Assegno Sociale 2024 direttamente nella tua pratica in piattaforma. In caso di chiarimenti o dubbi, potrai scrivergli comodamente via chat.
Esito domanda e Pagamento
L’esito dell’Assegno o Pensione Sociale è comunicato dall’INPS entro 30 giorni. In alcuni casi, però, le tempistiche possono variare e aumentare.
Se la richiesta viene rigettata, il richiedente può presentare ricorso amministrativo al Comitato provinciale INPS entro 90 giorni dalla data di comunicazione del rigetto.
Il pagamento, infine, inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
Redditi da considerare e non
Il diritto all’Assegno Sociale 2024, viene verificato in base:
• al reddito personale, per i cittadini non coniugati (cioè, non sposati);
• al totale del reddito personale e del reddito del coniuge, per i cittadini coniugati (cioè, sposati).
La soglia di redditi da non superare viene definita ogni anno dall’INPS e per il 2024 è pari a:
• 6.947,33 € annui, se il richiedente non è coniugato;
• 13.894,66 € annui, se il richiedente è coniugato.
I redditi del richiedente e dell’eventuale coniuge che vengono considerati sono:
• i redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposta e dei contributi previdenziali pagati, come i redditi da lavoro dipendente e assimilati e i redditi da lavoro autonomo;
• i redditi da terreni e fabbricati;
• i redditi esenti da imposta, come borse di studio;
• i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, come vincite da giochi di abilità o da concorsi a premi;
• i redditi soggetti a imposta sostitutiva, come gli interessi attivi sui conti correnti bancali e postali;
• i redditi di terreni e fabbricati;
• le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
• le pensioni di guerra;
• le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
• le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
• gli assegni alimentari.
I redditi che non vengono considerati sono:
• i Trattamenti di Fine Rapporto (TFR) e le sue anticipazioni;
• il reddito della casa di abitazione;
• le competenze arretrate soggette a tassazione separata, come quelli derivanti da sentenze o cause giuridiche;
• le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
• l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918.
Cosa è la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta?
La ritenuta alla fonte a titolo d’imposta è una somma che il sostituto d’imposta (ad esempio il datore di lavoro) sottrae nel momento in cui paga il reddito al contribuente (ad esempio il lavoratore dipendente che percepisce lo stipendio) e che rappresenta l’intero importo della tassazione dovuta.
Cosa è l’imposta sostitutiva?
L’imposta sostitutiva è un’unica tassazione che sostituisce una o più imposte. In genere, l’imposta sostitutiva è di importo inferiore rispetto all’applicazione della tassazione ordinaria e, quindi, genera un vantaggio per chi la applica.
Ad esempio, nel caso di mutuo stipulato per l’acquisto della prima casa si può pagare un’imposta sostitutiva invece dell’imposta di registro, dell’imposta di bollo e dell’imposta catastale.
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